Smart Working e sicurezza sul lavoro cosa prevede la Legge
14 Set 2022

Smart Working e sicurezza sul lavoro: informativa sul lavoro agile

Siamo giunti al terzo articolo del nostro approfondimento sul lavoro agile, una modalità di svolgere le attività lavorative da remoto che si sta sempre più diffondendo nel nostro Paese.

Nei precedenti testi abbiamo analizzato insieme cos’è lo Smart Working, come funziona e la normativa che lo regola.

Nel nostro nuovo articolo compiremo un ulteriore passo in avanti, scoprendo un altro punto essenziale per le imprese che intendono adottare questa forma contrattuale nel rapporto professionale con i propri collaboratori. Parleremo infatti dello Smart Working e della sicurezza sul lavoro, con un focus sulla normativa correlata. Tratteremo inoltre temi quali l’informativa sulla salute e sicurezza nel lavoro agile, più precisamente sarà nostra premura rispondere alle domande più gettonate rispetto al tema, quali:

  • qual è la normativa che disciplina il lavoro agile?
  • quali sono i principali rischi nel lavoro agile smart working?
  • quali sono i comportamenti di prevenzione generale richiesti allo Smart Worker?
  • che cosa regola l’accordo di lavoro agile?

Addentriamoci.

 

Smart Working e sicurezza sul lavoro: qual è la normativa che disciplina il lavoro agile?

Partiamo quindi dalle basi, ossia dalla normativa che illustra le linee guida sullo Smart Working e la sicurezza sul lavoro cercando dunque di capire che cosa dispone il D Lgs 81 08 per i lavoratori a distanza e più precisamente il suo articolo di riferimento, l’art. 22. Addentriamoci a questo punto nel succo della questione.

La normativa prevede specifici obblighi, tanto per il datore di lavoro quanto per il lavoratore.

Come accade con ogni altra forma contrattuale, risulta essenziale conoscere quali sono i principali rischi nel lavoro agile smart working. Il motivo è semplice: averne una visione è indispensabile per prevenire in modo proattivo ogni problematica relativa alla sicurezza in cui ci si può potenzialmente imbattere svolgendo le attività lavorative in modalità di lavoro agile.

Smart working e obblighi del datore di lavoro 

In base a quanto stabilito dall’art. 22 della Legge 81/2017, tra gli obblighi del datore di lavoro è incluso quello di garantire la salute e la sicurezza dei propri dipendenti che operano in Smart Working.

In concreto, quanto previsto dall’attuale normativa si traduce in una responsabilità sotto il profilo dell’informazione e della formazione del personale che svolge le sue attività lavorative in modalità di lavoro agile.

Entrando ancor più nel dettaglio, in base a quanto stabilito dalla Legge gli obblighi del datore di lavoro comprendono:

  • l’obbligo di consegnare l’apposita informativa sulla salute e sicurezza nel lavoro agile tanto al lavoratore quanto al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza,
  • l’obbligo di procedere a un’attenta analisi e valutazione dei rischi, in linea con quanto previsto nel Decreto Legislativo 81/2008, meglio noto come Testo Unico in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro,
  • l’obbligo di formazione smart working per tutti i dipendenti rispetto alle tematiche in materia di sicurezza sul lavoro, con un focus sui rischi specifici connessi al lavoro agile,
  • l’obbligo di provvedere alla opportuna sorveglianza sanitaria dei propri collaboratori.

All’atto pratico, quindi, per lo smart working gli obblighi del datore di lavoro ricalcano gli stessi generalmente stabiliti per qualsiasi tipologia di contratto lavorativo.

Come per il datore di lavoro anche i dipendenti sono tenuti ad adottare una specifica condotta. Rispondiamo quindi alla domanda: quali sono i comportamenti di prevenzione generale richiesti allo Smart Worker?

Smart Working: obblighi del lavoratore

La normativa stabilisce che anche il lavoratore che opera in Smart Working debba perseguire degli specifici obblighi a tutela della propria sicurezza.

Nello specifico, come delinea l’art. 22 D lgs 81/08 smart working, il lavoratore è tenuto a “cooperare all’attuazione delle misure di prevenzione predisposte dal datore di lavoro per fronteggiare i rischi connessi all’esecuzione della prestazione all’esterno dei locali aziendali”.

Tale obbligo implica che il lavoratore debba:

  • scegliere il luogo destinato alle sue prestazioni professionali secondo le direttive fornite nell’informativa sulla salute e sicurezza nel lavoro agile,
  • evitare contesti o ambienti potenzialmente pericolosi per la propria incolumità,
  • evitare condotte potenzialmente pericolose per la rispettiva salute e sicurezza oltre che per quelle di altre persone.

In generale il dipendente agile ha l’obbligo di formazione smart working così da essere a conoscenza di tutti i rischi al quale è sottoposto e poterli prevenire.

Cerchiamo quindi di capire quali sono i rischi a cui è sottoposto rispetto anche all’informativa Inail sulla salute e sicurezza nel lavoro agile.

Quali sono i principali rischi nel lavoro agile smart working?

Sebbene chi lavori in modalità agile svolga buona parte delle proprie mansioni al di fuori del perimetro aziendale, è comunque esposto a una serie di rischi che sono in buona parte correlati alla mancanza di limiti.

Per poter sfruttare appieno le potenzialità offerte da un modus operandi come il lavoro agile, lo Smart Worker deve essere pienamente consapevole di tali limiti, imparando a gestirli.

Ma in concreto quali sono i principali rischi dello Smart  Working sul fronte della sicurezza dei lavoratori? Tra i più comuni rientrano:

  • il rischio di overworking per la possibilità di essere operativi a qualsiasi ora della giornata, notte inclusa,
  • il rischio di iperconnessione, dovuto al fatto che si può lavorare in qualunque luogo, non esclusivamente tra le mura di un ufficio,
  • il rischio di sovrapporre la vita professionale a quella privata, non riuscendo a ripartire i tempi in maniera opportuna,
  • il rischio di burnout, ovvero di quello stato di esaurimento sul piano emotivo, fisico e mentale dovuto al sovraccarico lavorativo.

Accanto a questi rischi che possono essere gestiti dallo stesso lavoratore, ne esistono altri che sono riportati nell’informativa sulla salute e sicurezza nel lavoro agile.

Si tratta per l’esattezza di possibili problematiche generiche e specifiche che possono derivare dall’operatività professionale in forma agile.

Nel ventaglio di questi ulteriori rischi dello Smart Working sono riportati diversi casi, possiamo ad esempio annoverare:

  • il rischio derivante dall’uso errato dei videoterminali o da una postura di lavoro scorretta che possono provocare problematiche alla vista o all’apparato muscolo-scheletrico,
  • il rischio di incendio, 
  • il rischio elettrico o di blackout elettrico,
  • il rischio correlato a un microclima non idoneo che perciò non risulta confortevole mentre si è operativi,
  • i rischi di tipo psico-sociale che spaziano dall’isolamento fino all’incremento del livello di stress a cui è sottoposto il lavoratore.

Lo scopo dell’informativa Inail è quello di informare e tutelare al massimo i dipendenti e i datori di lavoro che si sono trovati a lavorare in una nuova modalità.

Ricordiamo quindi l’importanza e la premura di svolgere i corsi di formazione atti per tutelare la salute e la sicurezza per il lavoro agile.

Che cosa regola l’accordo di lavoro agile?

È bene sempre ricorda che lo smart working è una modalità di esecuzione delle prestazioni di lavoro conosciuta e inserita per incrementare la competitività e la possibilità di conciliare maggiormente la vita personale con quella lavorativa. Il lavoro agile dunque non è un rapporto di lavoro diverso.

Lo smart working può essere svolto se c’è un accordo tra le due parti che può essere attuato per obiettivi, fasi e cicli, senza alcun vincolo di orario e luogo in cui si adempie alle proprie mansioni.

Fondamentale e obbligatorio per il datore di lavoro è fornire agli smart worker tutti gli strumenti necessari per un efficiente attività lavorativa.

AARON Technology: le più innovative soluzioni IT per lo Smart Working

La nuova modalità lavorativa comporta inevitabilmente la necessità di utilizzare gli strumenti adatti per lo svolgimento del proprio lavoro anche in modalità agile.

Il panorama lavorativo essendo cambiato, pone le sue fondamenta sull’utilizzo di tecnologie all’avanguardia che siano in grado di assicurare collaborazione, integrazione e interazione.

A tal proposito, AARON Technology è in grado di fornire alle aziende di qualsiasi dimensione, tutti gli strumenti e i sistemi IT necessari per garantire un efficace continuità lavorativa.

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  • supporto IT con soluzioni innovative e sempre aggiornate,
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Il tema della sicurezza sul lavoro nello Smart working è importante e delicato e non riguarda solo la sicurezza delle persone fisiche ma anche dei dati. Con i nostri referenti IT potrai elaborare un piano e un’analisi dei rischi e procedere con l’utilizzo di sorgenti digitali hardware e software per elaborali.

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